
Nino Buonocore inizia la sua attività musicale nel 1976 incidendo due 45 giri con lo pseudonimo Davy Jones e poi altri due con quello di Adelmo Ferrari, ma finalmente nel 1978 compare sulla copertina del disco il suo vero nome in un 45 giri che contiene canzoni scritte in lingua napoletana, sua città di origine.
Dopo una partecipazione al Festivalbar del 1982 e un´altra al Festival di Sanremo dell´anno dopo con il brano Nuovo Amore, che ha ricevuto un ampio successo di critica, bisognerà attendere il Festival di Sanremo del 1987, dove sul palco di un altro celebre teatro Ariston, Nino Bonocore ha la vera svolta non solo musicale ma anche artistica con il brano Rosanna, che ancora oggi è uno dei suoi più grandi successi.
Molto schivo e riservato, in quell´anno a Sanremo, infatti, si distingue per essere il cantante più timido della kermesse canora, ma non per questo meno apprezzato.
Fin dagli esordi Buonocore ha avuto come estimatore Renzo Arbore, che ne ha sempre parlato come uno dei migliori giovani artisti del panorama musicale italiano.
Infatti, il 1990 è proprio l´anno di Buonocore, dove il suo singolo Scrivimi, che è un´altra canzone di maggior successo, conquista le vette mondiali, vendendolo in tutto il mondo con oltre 3 milioni di copie.
Seguono poi anni di riflessione e silenzio fino al 1998 con un album scritto in collaborazione con Claudio Mattone intitolato Alti & Bassi.
Nel concerto trapanese del prossimo 18 marzo Nino Buonocore ripercorrerà musicalmente questi 40 anni di carriera, culminati nel 2021 con Live, un album che contiene la registrazione del suo concerto dal vivo, che si è svolto all´auditorium Parco della Musica di Roma.
In questo concerto Buonocore ripercorre la sua produzione in versione jazz, uno stile che dal 1988 in poi ha contraddistinto la sua attività musicale grazie al sodalizio artistico con Chet Baker, una vera e propria icona della musica jazz a livello mondiale.
(Testi Giuseppe Puglia)